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“L’informalizzazione dell’apprendimento della lingua inglese attraverso i media: esposizione alla lingua, risultati di apprendimento e atteggiamenti sociolinguistici da una prospettiva italiana”

Prof.ssa Maria Pavesi – Coordinatrice nazionale (Università di Pavia)

(Estensione temporale del progetto 2022-2025)

La crescente informalizzazione dell'apprendimento e dell'uso della lingua inglese dovuta all’interazione con i media è stata ampiamente studiata in molti paesi europei. In Italia, tuttavia, la ricerca sull’impatto acquisizionale e sociolinguistico dei media in lingua inglese appare ancora limitata, nonostante il Paese stia vivendo simili cambiamenti nei comportamenti linguistici delle giovani generazioni. Questo progetto integra in un quadro di ricerca multidimensionale e interdisciplinare numerose premesse teoriche basate su approcci funzionali, interattivi e cognitivi all'acquisizione della L2 e presta particolare attenzione all'esposizione ai generi multimediali.

 

La ricerca coinvolge quattro università situate in aree geografiche differenti (Pavia, Pisa, Salento e Catania) e unisce in un progetto composito la raccolta di dati trasversali e longitudinali, metodi di analisi quantitativa e qualitativa. Le quattro unità di ricerca seguiranno gli stessi protocolli nelle prime fasi del progetto, per garantire la comparabilità dei risultati, mentre nelle fasi successive approfondiranno ciascuna una diversa tematica di ricerca. Il progetto analizza in maniera intercorrelata quanto segue:

  1. Informalizzazione dell'apprendimento e dell'uso della lingua inglese in Italia: verso una nuova metodologia di ricerca del contatto con l'inglese
  2. Input dei media e risultati di apprendimento
  3. L'inglese L2 e i media
  4. Contatto informale, atteggiamenti e posizione nei confronti dell'inglese – inglese come lingua madre (ENL)/lingua straniera (EFL)/lingua seconda (ESL)/lingua franca (ELF)

Partendo dal contesto di ricerca e dagli oggetti d’analisi sopra delineati, il progetto pone le seguenti domande di ricerca:

  1. In che misura gli studenti italiani delle quattro università selezionate sono esposti all'inglese in un contesto naturale e al di fuori dell'università e quali sono le principali fonti di tale contatto informale?
  2. Quali correlazioni esistono tra i principali fattori teoricamente in grado di influenzare l'apprendimento della lingua seconda e le autovalutazioni di competenza linguistica?
  3. Quali sono gli atteggiamenti degli studenti nei confronti della lingua inglese, del contatto informale con l'inglese e dell'apprendimento linguistico? Quale relazione esiste tra l'esposizione ai media in lingua inglese e i diversi orientamenti verso ENL/EFL/ESL/ELF?
  4. Come si configurano le traiettorie indivisuali di apprendimento linguistico di studenti-utenti di inglese ad alta esposizione mediatica? È possibile identificare tratti comuni?
  5. Si può identificare un modello di correlazione e interpretazione dei dati che si applichi ai campioni delle quattro università? In caso contrario, per quali fattori i gruppi differiscono? Le caratteristiche del contesto socio-economico e geografico variano in associazione con i comportamenti, gli atteggiamenti e i risultati di apprendimento degli studenti universitari italiani?
  6. In che modo l'insegnamento della L2 in contesti universitari può essere ripensato al fine di integrare l'apprendimento formale e informale e promuovere l'apprendimento autonomo degli studenti?

Il progetto si articola in tre fasi:

  1. Tramite questionario, saranno raccolte informazioni personali, caratteristiche extra-linguistiche e sociali di 4.000 partecipanti. Le principali variabili prese in considerazione includono la frequenza e il tipo di esposizione ai media, la modalità di accesso, le motivazioni e gli obiettivi dell’accesso, percorso scolastico e il contatto con l’inglese tramite canali diversi dai media. L’indagine comprenderà l'autovalutazione delle competenze linguistiche e la valutazione delle conoscenze lessicali generali, al fine di elaborare correlazioni tra le variabili osservate e gli esiti dell’apprendimento linguistico.
  2. Data la scarsa visibilità dell’apprendimento informale, saranno condotte interviste semi-strutturate a partecipanti appositamente selezionati al fine di ottenere un quadro approfondito di modelli di comportamento diversificati sul piano spazio-temporale, delle opinioni e delle motivazioni legate all’uso dei media in lingua inglese.
  3. Saranno condotti studi longitudinali con studenti selezionati per la loro elevata esposizione ai media in lingua inglese al fine di analizzare l'impatto dei diversi tipi di input sull'acquisizione dell'inglese L2.

Il progetto affronta un ambito di ricerca fortemente dinamico e in gran parte ancora inesplorato con implicazioni sull’acquisizione dell’inglese L2, sulla sociolinguistica, sulle politiche pedagogiche e traduttive. Il questionario creato per il progetto si propone come strumento utile per future indagini su larga scala in Italia e in altri Paesi. Il progetto intende fornire un quadro aggiornato e approfondito di come gli apprendenti acquisiscono l’inglese in modo informale mettendo in atto azioni specifiche che portano a un potenziamento delle loro competenze sul piano della comunicazione linguistica, mostrando al contempo gli effetti dell’ubiquità dell’inglese sugli atteggiamenti linguistici delle nuove generazioni.